Spinone al Lago – Bianzano

Esperienza

Spinone al Lago – Bianzano

Spinone al lago

Un’escursione semplice e senza ampi dislivelli, fra sorgenti d’acqua sulfurea e depositi di tufo. 

Segnavia C.A.I: 605
Difficoltà: E Escursionistico
Partenza: Spinone al Lago
Arrivo: Spinone al Lago
Durata: 1,45 h
Quota minima: 355 m
Quota massima: 610 m
Dislivello: 255 m
Presenza di acqua sul percorso: Fonte Spinosa, Lavatoio e Piazza di Bianzano
Accessibilità: dalla S.S. 42 si sale in direzione del Municipio di Spinone al Lago
Parcheggio: in prossimità del Municipio

Il percorso:Dal Municipio di Spinone al Lago, si risale Via Verdi e si procede a sinistra in Via Fonti, seguendo le indicazioni per la “Fonte Spinosa”. Poi si prende a destra Via Valle del Tuf che conduce in breve ad un’area attrezzata con la sorgente di acqua minerale sulfurea “Spinosa”, conosciuta già in epoca tardo ottocentesca. Si prosegue in salita su strada, costeggiando la Valle del Tuf, toponimo dovuto alla presenza in alveo di un deposito naturale di travertino, detto Tufo.

Si devia poi a destra su largo sentiero attraversando un ponticello in legno per oltrepassare il corso d’acqua, si risale il ripido sentiero in bosco e si raggiungono i prati umidi della località Lüdü di Bianzano, caratterizzati dall’affioramento di acque provenienti dall’antica roggia di Fontana. Seguendo una strada cementata, si giunge al cimitero e si prosegue lungo la chiesa romanica di Santa Maria Assunta. Dopo il vecchio lavatoio, si supera la strada provinciale nella medesima direzione sino a giungere ad una “tribulina” con una rara raffigurazione delle anime purganti. Si svolta a destra lungo l’antica strada che costeggia la contrada esterna del centro abitato di Bianzano. Giunti alla piazza principale del paese, dopo aver costeggiato la cinquecentesca chiesa parrocchiale di S. Rocco, si prende a destra Via degli Asini e si prosegue in direzione del castello, realizzato verso la metà del XIV sec. Superato il maniero e attraversata la strada provinciale, si può intravedere il lago di Endine, dominato dai Monti Ballerino e Torrezzo. Quindi si scende percorrendo la “Strada degli Asini”, antica mulattiera che costituiva la principale via di comunicazione con il sottostante borgo di Spinone, che conserva ancora il fondo in selciato ed i muri realizzati “a secco”. Si scende a tornanti e, oltrepassati i dissuasori metallici, si prosegue in piano, giungendo in breve tempo alla piazza Valzelli di Spinone al Lago. Voltando a destra in Via Diaz si giunge all’incrocio che, a sinistra, riporterà al punto di partenza.

Credits: Cooperativa Sociale l’Innesto Onlus e Consorzio Servizi Val Cavallina.


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