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Esperienza

Percorso MTB sul Monte Sicolo

Endine Gaiano

SCHEDA TECNICA:
Ciclabile 13%
Strada asfaltata 24%
Strada lastricata/cementata 22%
Strada bianca/sterrata 12%
Mulattiera 1%
Sentiero 27%

Stile itinerario: FREE RIDE
Periodo di percorrenza: TUTTO L’ANNO
Coordinate Punto di partenza/arrivo: N45 47.295 E9 58.898
Quota massima: 1245 m Colletto Monte Sicolo 
Dislivello positivo: 970 m
Distanza percorribile: 19,4 km
Tempo di percorrenza: mezza giornata
Difficoltà tecnica: 4 su 5
Impegno fisico: 3 su 5
100% ciclabilità in salita
100% ciclabilità in discesa 
e-bike: SI
B&B e/o punti d’appoggio nei paesi lungo il percorso: rifugi
fonti d’acqua: Solto Collina, Fonteno, Forcella Nigoli.

ENDINE – FONTENO – MONTE SICOLO 

Giro ad anello, senza tentennamenti e mezzitermini; sono previ- ste solo due modalità: o si sale, o si scende. Dopo una salita decisamente dura e che non dà tregua, lungo la mulattiera del Torès e poi il sentiero dei Brugai (nella realtà si tratta di stradine sterrate, selciate e pavimentate), grazie al cielo tra le due forcelle, da quella dei Nigoli a quella del Monte Sicolo, ci si rilassa su un meraviglioso singletrack quasi tutto pedalabile e con scorci panoramici considerevoli, sia verso il lago d’Endine, che il Sebino. La discesa è un lungo trail spettacolare che vi riporterà esattamente al punto di partenza. 

DESCRIZIONE ITINERARIO
Dal cimitero di Endine (1), costeggiate il muro perimetrale, posto a sinistra dell’ingresso, e percorrete la stradina che corre lungo l’alzaia del torrente Fossadone e che ben presto diventa sterrata. Dopo avere guadato la valletta (generalmente asciutta), risalite il corso d’acqua attraversando una zona a verde pubblico caratterizzata dall’area d’esercitazione cani della Protezione Volontaria Civile e da un laghetto. Proseguite sempre sulla strada alzaia fino a sbucare in via G. Paglia, dove svoltate a sinistra e poco dopo imboccate a destra via Campone. Giunti sulla strada provinciale (via Gaiano) svoltate a destra e pedalate fino a Solto Collina (2). Arrivati in paese, svoltate a destra seguendo le indicazioni per Fonteno. La strada asfaltata inizia a salire e, dopo circa 700 metri, arriverete in corrispondenza di una santella, posta all’incrocio con via Sales. Poco oltre, sulla destra, si stacca una strada che sale ripida: imboccatela e svoltate subito a sinistra seguendo il segnavia CAI 567. Scendete brevemente lungo un sentiero fino ad una sorgente, attraversate la valletta e pedalate lungo un bel sentiero in trincea che sbuca su una sterrata. Seguite la sterrata (segnavia CAI 567) e dopo uno strappo ed alcuni tornantini con fondo pavimentato in calcestruzzo, iniziate una lunga diagonale che, con leggere salite e compiendo il periplo del Colle di Luen, vi porterà sino al centro del paese di Fonteno (3). Le viste sul lago d’Iseo e sulla valle di Fonteno si sprecano. Il paese, immerso nel verde, è arroccato a mezza costa sulla montagna, in una posizione meravigliosa. Attraversate il nucleo edificato e, dalla piazza, salite per via Campello, alla chiesetta del Divo Rocho, per poi proseguire verso destra. La stretta stradina asfaltata non è altro che l’aperitivo di ciò che vi aspetta: impennandosi vi conduce oltre l’abitato dove ha inizio la cosiddetta “Mulattiera del Torès”, nella realtà una stradina completamente selciata. Con calma e caparbietà salite sino alla Madonna del Santello (4) dove è d’obbligo uno stop. La mulattiera passa sotto il portico della chiesetta e prosegue oltre. Per fortuna qualche pezzo meno ripido permette di prendere fiato. Al primo bivio salite a destra seguendo le indicazioni “Sentiero dei Brugai” (5). In realtà si tratta di una strada sterrata, con i tratti più ripidi cementati, che risale le pendici del Monte Boér, serpeggiando con 15 tornanti attraverso il bosco dei Brugai. Al suo termine incontrate una santella ed una fontanella d’acqua; appena oltre svoltate a destra per giungere sul crinale, alla forcella in località Nigoli (6). Qui si intercetta il sentiero di cresta che unisce il Monte Boér al Monte Sicolo e al Torrezzo: svoltate a sinistra in direzione di questi ultimi. Il dislivello è tutto alle vostre spalle ora, e il sentiero si sviluppa in quota, e a parte due brevi sezioni da fare a spinta, per il resto si pedala agilmente. Sulla destra del cancello che chiude la strada, sale il vostro sentiero, segnavia CAI 568. Dopo il breve tratto a spinta, lungo le pendici nord del crinale si sale e si scende pedalando. Poco dopo si torna in cresta e si attraversa una radura con un capanno (prestate attenzione nei periodi di caccia). Lungo le pendici sud del Monte Sicolo (7), in località “La Fopa del Còl” si incontrano i pannelli informativi dell’immenso sistema carsico sotterraneo denominato “Bueno Fonteno – Nueva Vida” un paradiso per gli speleologi. Il sentiero continua e, dopo un secondo breve tratto a spinta, si torna in sella e si scende ad una strada sterrata; seguitela verso destra sino a giungere in località Casini nei pressi della sella del Monte Sicolo, da dove ha inizio la discesa. (Se si prosegue lungo la strada si giunge invece al Monte Torrezzo, sulle cui pendici giunge la strada asfaltata che arriva dai Colli di San Fermo). L’intera discesa, contrassegnata dal segnavia CAI 620, è spettacolare e offre una varietà di terreni notevole. Si parte con un sentierino tecnico con tratti ripidi, sia su fondo roccioso che smosso, e stretti tornanti dove è necessario padroneggiare bene la tecnica e il nosepress. Giunti alla radura della baita Sicolo (8), che offre una vista notevole sui monti della Valgandino e verso Bossico, scendete sino al roccolo. Da qui ha inizio una sezione divertente e scorrevole. Si viaggia veloci su fondo generalmente in terra battuta: lunghe diagonali si alternano a stretti tornanti sino a giungere nei pressi degli ampi prati di Parete Alto (9). Qui il sentiero diventa una ripida trincea con fondo smosso ed alcuni passaggi tecnici che vi portano a prendere una bella traccia sul limitare del prato. Seguitela sino a giungere sullo sterrato che serve le cascine di Parete Alto e poi scendete seguendo i segnavia CAI e ignorando le deviazioni. In alternativa è possibile percorrere ancora un tratto di sentiero da quota 500 sino al ponticello sulla Valle del Ferro (10). Giunti ad un tornate da cui si stacca una strada sterrata verso destra, proseguite e poco dopo, sul limitare del bosco, seguendo un filare di tigli che bordano il prato, percorrete una traccia che diventa sempre più labile. Indicativamente si resta sempre sul limitare tra prato e bosco, scendendo nei pressi di una cascina e abbassandosi nella conca dominata da un traliccio dell’alta tensione. Una recinzione non permette di proseguire nel prato quindi scendete nel punto più basso della conca, a destra del traliccio, sino ad individuare la traccia di sentiero che si inoltra nel bosco. Questo ultimo breve sentiero. che serpeggia in un rimboschimento di pini, riporta sulla strada che avete abbandonato prima. Giunti nei pressi del ponticello e del guado sulla valle del Ferro, svoltate a sinistra e scendete lungo una sterrata che costeggia la valle, caratterizzata da ampie pozze di acqua cristallina. La sterrata termina su via Paglia da dove riprendete la strada alzaia percorsa all’inizio e che vi riporterà alla partenza. 

TRACCIA GPX – Percorso sul monte Sicolo in MTB

Credits: bibliografia “MTB da Bergamo ai Laghi di Endine e Iseo” Edizioni Versante Sud


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