Il Comune di Grone si estende dalle rive del fiume Cherio fino ai Colli di San Fermo. Questi colli, situati tra la Val Cavallina ed il Lago d’Iseo, dominano la vallata e l’intera pianura con la loro mole affusolata ma maestosa, ricoperti da verdi prati e popolati da pascoli.
Una recente rivalutazione ha permesso a questo territorio di rara bellezza di diventare un’ambita meta turistica sia da parte di escursionisti, grazie a percorsi adatti a tutti, che di sportivi praticanti differenti discipline quali la mountain bike, l’equitazione, il parapendio e il deltaplano.
Come tutti i paesi della Val Cavallina, anche Grone ha avuto nel medioevo l’epoca di maggior sviluppo e splendore. Sono infatti tuttora presenti tre torri risalenti a quel periodo che testimoniano l’importanza del paese, in quei tempi dominato dalla potente famiglia Suardi. Durante gli scavi per la ricostruzione della chiesa parrocchiale, avvenuti nel 1928, sono stati rinvenuti resti di una costruzione fortificata, probabilmente un castello di cui si sono perse le tracce. All’interno della suddetta chiesa, riedificata sulle basi di una piccola chiesetta risalente al XIV secolo, sono presenti alcuni dipinti del Cavagna e opere lignee intagliate di pregio.
Di particolare interesse, inoltre, è il mulino dell’Acqua Sparsa, l’ultimo attivo nell’intera valle. Il mulino attuale ha una struttura in legno risalente al 1930 e funziona grazie alla combinazione tra forza idrica ed elettrica.
Nei pressi del borgo di Grone per gli amanti del trekking, si può imboccare il sentiero n° 614 che porta alla scoperta dei dintorni, tra boschi di castagno, viste panoramiche che si aprono all’improvviso e la piccola Chiesetta di San Fermo. Ideale per una gita mattutina.
CURIOSITÀ
Dal 1928 al 1947 il paese fu unito ai vicini comuni di Borgo di Terzo, Berzo San Fermo e Vigano San Martino, formando il Comune di Borgounito.