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Luogo di interesse

Santuario di Santa Maria Assunta

Bianzano

Enorme, inquietante e non rassicurante come invece dovrebbe essere la figura del Cristo. E’ il Signorù, un’imponente statua di oltre due metri che ha terrorizzato generazioni di bambini della valle, è finita sottoterra e poi riesumata ed oggi è il simbolo del Santuario di Bianzano, da cui ogni anno in processione raggiunge la chiesa di San Rocco. Ma non si tratta dell’unico elemento misterioso….

Lo chiamano Signorù in bergamasco, il Signorone. Una statua di inizio Novecento ricavata da un unico pezzo di legno scolpito raffigurante Gesù, che si trova nella nicchia della chiesa di Santa Maria Assunta edificata nel 1234. Secondo la leggenda il Cristo – che all’epoca aveva le bracci allargate – spaventava così tanto i fedeli per la sua incombenza che si decise di staccargli le braccia e sotterrarlo.

Questo gesto tanto strano quanto sacrilego generò una catena di disgrazie e calamità naturali che si abbatterono sul paese a detta degli abitanti. Per interrompere la catena di tragedie il “corpo” fu riesumato e le sue braccia furono riattaccate, questa volta dritte lungo il tronco e non più spalancate. Oggi la devozione per la statua è totale e ogni anno il Signorù viene portato in processione per tutto il paese.
La chiesa invece è un edificio che secondo fonti non confermate potrebbe essere stata frequentata dai Templari, le cui tracce sembrano condurre in diversi punti del paese, compreso il Castello che sorge su una terrazza a strapiombo sulla valle e sul lago, non lontano dal centro di Bianzano.

A offrire informazioni sull’antico nome del paese, è la lastra, forse utilizzata come lapide, che si trova nella chiesa dell’Assunta, dove è scolpito il termine “Bienciano”, da cui si è evoluta l’attuale denominazione. Altre sepolture circondano questa chiesa, tra cui anche una di forma circolare molto rara, sono testimoni di un cambio di funzione di questa chiesa, nata come Parrocchiale e trasformatasi poi in cimiteriale in seguito alla costruzione della vicina Chiesa di San Rocco. Da non perdere al suo interno l’altare realizzato dalla famiglia di scultori e intagliatori bergamaschi Fantoni: guardatelo da vicino se avete il coraggio di passare oltre la statua del Signorù!

PARTICOLARI D’INTERESSE:
– La grande statua lignea del Cristo deposto nota come “Signorù”;
– Lo splendido Ciborio ligneo di Andrea Fantoni (sec. XVIII).

INFORMAZIONI PER LA VISITA:
– Il Santuario apre al pubblico solo previa richiesta e secondo il calendario di aperture programmate esposte dal Comune di Bianzano;
– È possibile prenotare visite per gruppi di almeno 10 persone anche in altre date diverse da quelle programmate;
– Durata visita: 20′ circa;
– Parcheggio: SI.

Promozione e valorizzazione a cura dell’Associazione culturale e turistica Pro Bianzano


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