Le origini di questa chiesa sono custodite da un’epigrafe in latino che ne riporta la data di consacrazione, 1614. In quattrocento anni l’edificio si è arricchito di preziosi dipinti di scuola bergamasca e delle opere dei Fantoni, maestri intagliatori della vicina Valle Seriana, anche se la cosa più curiosa resta la statua del patrono, da scoprire alzando lo sguardo verso il campanile.
L’elemento più insolito della Parrocchiale dedicata a San Rocco non si trova nella chiesa, ma in cima al suo campanile: qui il Santo Patrono ruota la sua posizione seguendo la direzione dei venti che tirano nella stretta Val Camonica
All’interno della chiesa invece si trovano capolavori di Palma il Giovane e del suo allievo Domenico Carpinoni: entrambi cresciuti artisticamente nel vivace contesto culturale della Venezia del Cinquecento.
Gli arredi sacri e gli intarsi invece sono opera dei Fantoni, una celebre famiglia di scultori e intagliatori della Val Seriana, che hanno realizzato anche l’altare maggiore e lo splendido confessionale della Basilica di Santa Maria Maggiore a Bergamo, oltre ad aver scolpito marmi per le principali chiese della Val Seriana e della Val Gandino.
Ogni anno la terza domenica di luglio la statua del “Signurù” – Signorone in dialetto – viene portata in processione per tutto il paese fino alla Chiesa di San Rocco.
PARTICOLARI D’INTERESSE:
– Pale del Carpinoni e di Palma il Giovane (XVI-XVII sec.)
INFORMAZIONI PER LA VISITA:
– La Chiesa apre al pubblico solo su prenotazione/orari messe e secondo il calendario di aperture programmate esposte dal Comune di Bianzano;
– È possibile prenotare visite per gruppi di almeno 10 persone anche in altre date diverse da quelle programmate;
– Durata visita: 25′ circa;
– Parcheggio: SI.
Promozione e valorizzazione a cura dell’Associazione culturale e turistica Pro Bianzano