Dalla cima della collina un antico convento domina la Val Cavallina. Al suo interno chiostri silenziosi, un piccolo campanile e gioielli d’arte rinascimentale da scoprire. Difficile sarà scegliere se lasciarsi stregare dallo splendido panorama o se immaginare in questi cortili una vita di contemplazione, lavoro e preghiera tra le bellezze di quest’architettura sacra.
Le mura che custodiscono un tesoro di pregio nazionale.
Il tesoro più grande di questo convento è un pozzo interno circondato da quattro colonne di pietra bianca su cui appoggiano dei capitelli rinascimentali, considerato monumento nazionale.
Il convento rimase in funzione fino al 1797, ma il pozzo e gli altri suoi tesori sono fortunatamente sopravvissuti alla sua dismissione: dal chiostro del XVII secolo, alla chiesa del convento di cui si può ammirare solo la facciata.
Nei conventi era presente tradizionalmente anche un giardino interno chiamato “brolo” cinto da muri o da siepi, dove i religiosi coltivavano un orto e crescevano alberi da frutto. Anche San Michele aveva il suo luogo dedicato alla coltivazione, come potrete scoprire grazie ai resti in muratura della recinzione dell’antico brolo.
La chiesa dell’Assunta legata al convento con il suo portale di arenaria è un gioiello impreziosito da capitelli corinzi e cornicioni arricchiti di fregi elaborati, che sorge accanto al Chiostro del Convento. Al suo interno opere di Pietro Marone e di Gian Paolo Cavagna.
PARTICOLARI D’INTERESSE:
– Il chiostro; il pozzo è monumento nazionale;
– Croce in rame dorato XVI sec.
INFORMAZIONI PER LA VISITA:
– Solo l’esterno della chiesa può essere visitato.