Dal sagrato di questa Chiesa di Endine Gaiano si vede il lago cambiare di stagione in stagione. Con le rive coperte di foglie con l’arrivo dell’autunno e lastre di ghiaccio dove alcuni rischiano una pattinata d’inverno e ancora inondato di fiori con la primavera e di persone che si sdraiano al sole d’estate. Solo pochi metri separano dall’acqua questo edificio seicentesco da scoprire insieme al suo panorama percorrendo il lungolago.
Il piccolo Borgo di San Felice, una frazione di Endine Gaiano si trova all’interno del Parco di Interesse Sovracomunale che dal 2005 protegge l’habitat unico del Lago di Endine, dove sorge la chiesa dedicata all’Arcangelo Michele, capo degli Eserciti angelici.
Costruita nel 1628, la chiesa all’esterno è circondata da un sagrato in arenaria affacciato sul lago, mentre la pavimentazione interna è interamente in cotto. Marmi neri e bianchi si alternano nell’edificio, il cui il fonte battesimale cinquecentesco ha una vasca realizzata con una pietra pregiata locale, che oggi definiremmo a chilometro zero, la Dolomia, il marmo estratto nelle cave di Zandobbio non lontano da Endine. Nero invece quello utilizzato per altri inserti della chiesa, come l’altare che si trova al centro della cappella laterale dedicata ai Santi.
Attenzione quando entrate nella Chiesa!
Da non perdere il portale centrale sormontato da un insolito coronamento risalente al periodo tra la fine del Seicento e l’inizio del Settecento. Una curiosità: la chiesa fu costruita quando San Felice avviò le pratiche per la separazione da Monasterolo del Castello, ora la frazione è parte di Endine Gaiano.