ZANDOBBIO – RIFUGIO GEMBA – ADRARA SAN MARTINO – SAN GIOVANNI DELLE FORMICHE
Itinerario ad anello di ampio respiro, lungo e appagante, che si sviluppa quasi interamente su sentieri e sterrati. La lunga traversata da Zandobbio al rifugio G.E.M.B.A. segue un crinale panoramico, offrendo splendide vedute sia sulla Val Cavallina che sulla Valcalepio, con scorci sulle acque del Sebino in lontananza. Il primo single track verso Adrara ripagherà ampiamente la fatica della salita precedente, mettendo alla prova le vostre forcelle in modo entusiasmante.
Il ritorno ripercorre parzialmente un tratto dell’itinerario dell’andata fino al Colle di San Giovanni delle Formiche, per poi regalare un’altra piacevole traversata tra Gandosso e Zandobbio. Tra sentieri tecnici e strade sterrate, si attraversa il Parco del Pitone fino a raggiungere una seconda breve ma intensa discesa tecnica verso Zandobbio, tutta da guidare immersi in un suggestivo bosco.
DESCRIZIONE ITINERARIO
Dal centro di Zandobbio (1) prendete a sinistra la strada e percorretela fino alla prima deviazione a destra in via San Giorgio, proseguendo fino al cimitero. Poco dopo, sulla destra della chiesina, imboccate la sterrata di via Gabbione, che vi conduce nel Plis del Malmera dei Montecchi e del Colle degli Angeli. Percorretela tenendo la sinistra al primo e al secondo bivio, seguendo le indicazioni per Cascina Gabbione (segnavia CAI 651B). Passate il cancello e proseguite lungo lo sterrato. Alla fine della discesa, prendete la deviazione a destra indicata dal segnavia CAI su un albero. Continuate lungo la sterrata e, in cima a una breve salita, svoltate a sinistra dove questa si trasforma in sentiero.
Dopo alcuni saliscendi raggiungete un capanno; lasciatelo alle spalle scendendo a sinistra su una sterrata e seguitela in discesa senza deviazioni. Dopo il ponticello sul Malmera, proseguite diritti e al primo bivio girate a destra su una sterrata in via Fornaci, fino a incrociare la strada che porta in Selva di Zandobbio. Seguitela per un breve tratto verso sinistra, poi svoltate a destra in via alle Cave e subito dopo a sinistra sulla sterrata di via Carreccio, che conduce in via Madonna della Neve. Proseguite fino a incrociare via Sei, che seguirete fino al termine. Svoltate poi a destra in via Grena. Poco dopo, un cartello giallo con la scritta “Grena”, situato di fronte all’entrata della grande cava, segna la partenza della prima salita della giornata.
La salita, piacevole e composta da nove tornanti su strada bianca, si percorre senza deviazioni fino a incrociare via Corno (la strada asfaltata che sale da Entratico). Svoltate a destra e continuate a salire. Giunti al culmine dei Sommi (2), quando la strada inizia a scendere, prendete a sinistra una stradina sterrata seguendo le indicazioni per San Giovanni alle Formiche (CAI 616). Poco dopo, imboccate il sentiero e proseguite a sinistra (segnavia CAI 616) lungo un saliscendi che sbuca su una sterrata ampia, vicino a una cascina immersa nei castagni.
Proseguite a sinistra sulla sterrata (indicazioni Berzo San Fermo – segnavia CAI 616). Una bella discesa vi condurrà sulla strada asfaltata di via Gafforelli, che percorrerete fino alla località Casino (3). Qui troverete un ballatoio con una panchina in legno, da cui potrete godere di una splendida vista sulla Val Cavallina. Ripartite lungo una salita cementata a destra della cappelletta, seguendo le indicazioni per Col Croce (segnavia CAI 701). La stradina diventa sterrata e, superato un capanno, proseguite a sinistra su un sentiero che, dopo un tratto ripido, conduce su una larga sterrata. Seguitela in salita verso destra fino a incontrare un sentiero con bellissimi saliscendi nel bosco.
Raggiunto un altro capanno, imboccate la sterrata in discesa a sinistra fino a Colle Croce (4), dove potrete fare una pausa e godervi il panorama sulla valle di Adrara San Martino. Da qui seguite le indicazioni per Bescasolo – Berzo San Fermo (segnavia CAI 615). Lasciandovi alle spalle la chiesetta, imboccate il sentiero a sinistra della cementata. Questo traverso piacevole vi porterà a incrociare una strada cementata che sale da Berzo San Fermo. Percorretela in salita fino a superare una cascina in pietra, dove proseguirete diritti sulla cementata con segnavia CAI 619, fino a un bel sentiero che compie una panoramica traversata tra i colli. Continuate sul sentiero che diventa sterrata e, al bivio, prendete la breve ma ripida cementata fino alla località Stalla Fatto (5). Da qui proseguite a destra lungo lo sterrato seguendo le indicazioni per i Fienili di Gaiano (CAI 716B). Vi inoltrerete nel bellissimo bosco del Faeto, ricco di faggi e ciliegi. Lo sterrato diventa un sentiero che conduce alla Rovina della Casina del Faeto (6), dove potrete ammirare uno stupendo panorama. Poco sotto il rudere, nel prato, il sentiero prosegue. Prendete il sentiero a destra, seguendo il segnavia CAI 717B, e percorrete il bellissimo trail in falsopiano. Arrivati a una deviazione con indicazioni per Adrara San Martino (segnavia CAI 717), incontrerete una strada cementata che prenderete a destra in discesa, arrivando al Rifugio G.E.M.B.A. (7). Qui potrete concedervi una meritata pausa, con una vista stupenda sui Fienili di Gaiano, sulla vallata di Adrara e, in lontananza, sui monti del Sebino.
Dal rifugio, risalite verso la prima baita e, sulla destra, imboccate il sentiero nel prato seguendo le indicazioni per Adrara San Martino (segnavia CAI 716). Qui inizia il primo impegnativo single track della giornata. Al primo incrocio con una cementata, seguitela in discesa; oltrepassate una prima sbarra e una seconda a sinistra, quindi proseguite sullo sterrato. Poco dopo prendete il sentiero a destra con indicazioni per Adrara San Martino (segnavia CAI 716) e godetevi una splendida discesa tecnica. Il percorso è ricco di rocce, tratti ripidi e divertenti tornanti, che vi condurranno alla cappelletta della Madonna della Peste.
Dietro la cappelletta, seguite il sentiero che continua in discesa. La traccia diventa più scorrevole, pur mantenendo tratti tecnici, e attraversa un sentiero stretto e panoramico. Arrivati in vista dei prati, costeggiate un bel muretto a secco fino a raggiungere uno sterrato che scende verso una sbarra. Oltrepassatela per sbucare sulla strada asfaltata di via Gazzi. Seguitela verso destra e, poco prima del terzo tornante, in corrispondenza di una cappelletta, svoltate a destra su una stradina che diventa sentiero e conduce alla chiesa di San Rocchino.
Dietro la chiesa, alcuni scalini vi porteranno su un sentiero stretto che sbocca sulla strada asfaltata di via Squadra Alta. Seguitela, affrontando alcuni tratti ripidi, per tornare al Colle Croce (4). Riprendete a ritroso il sentiero percorso in precedenza, seguendo le indicazioni per San Giovanni delle Formiche (segnavia CAI 616). Una volta giunti sul largo sterrato immerso nei castagni, continuate la discesa a sinistra. Il percorso, tortuoso e immerso nel verde, vi condurrà alla strada asfaltata proveniente da Foresto Sparso.
Siete arrivati al Colle di San Giovanni delle Formiche (8). Proseguite lungo via San Giovanni di fronte a voi, salendo fino al primo tornante. Qui, sulla destra, un sentiero si inoltra nel bosco. Seguitelo: dopo alcuni saliscendi, il percorso si immette su uno sterrato che funge da spartiacque tra la Val Cavallina e la Valle di Gandosso. Continuate fino a un capanno, dove lo sterrato diventa sentiero. Seguite questo trail panoramico e in breve raggiungerete il Parco del Pitone (9).
Attraversate il parco avventura, ricco di rocce insolite e piante secolari modellate in forme suggestive, fino alla costruzione degli Alpini, dove potrete riposarvi e rinfrescarvi alla fontana della piazzetta. Risalite i gradini vicino alla fontana e imboccate lo sterrato che sale brevemente, per poi iniziare a scendere verso sinistra. Raggiunto un quadrivio, prendete il primo sterrato a destra, seguendo le indicazioni per Santo Stefano – Gorlago (segnavia CAI 650). In breve giungerete alla Boca di Senter (10).
Da questo grande spiazzo, imboccate lo sterrato a destra con indicazioni per Gorlago (segnavia CAI 652). Il percorso è molto interessante e divertente, con tratti sconnessi e impegnativi, soprattutto nella ripida parte finale. Qui troverete sulla destra il secondo single track della giornata. Seguite le indicazioni per Cascina Bettoni (segnavia CAI 651). La discesa, caratterizzata da una prima scalinata, vi condurrà a un tornante. Proseguite oltre una piccola sbarra in legno: il trail si sviluppa immerso nel verde e garantisce grande divertimento. Gli ultimi metri vi porteranno sulla strada che proviene da Gorlago.
Prendete a destra la cementata in discesa, attraversando il torrente Malmera. Al successivo bivio, svoltate a sinistra in salita verso Zandobbio, fino a raggiungere il cimitero. Da qui, seguite via Fornace e al termine girate a destra in via Rivi. Proseguite fino al municipio e svoltate a destra in via Monte Grappa, tornando infine al parcheggio iniziale.
A cura di Stefano Codazzi
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