ZANDOBBIO – ROSSERA – GANDOSSO – CAROBBIO DEGLI ANGELI
Bel percorso ad anello, di ampio respiro, che permette di percorrere una buona parte dei migliori sentieri delle colline tra Zandobbio, Carobbio degli Angeli e Gandosso, godendo sempre di un ottimo panorama, prima sulla pianura e poi verso il lago d’Iseo. Le prime impegnative salite permettono di arrivare al Gold Rossera e poi al passo per Gandosso; la seconda salita ci impegna su asfalto e sterrato per ritornare a Gandosso e poi al punto più alto del percorso, quasi in cima al Monte Castello; la terza salita ci permette, passando dalla frazione di Santo Stefano di Carobbio, di scollinare verso Zandobbio.
Le discese lungo il percorso si concentrano in tre parti principali, con crescente difficoltà tecnica. La prima, su un bel sentiero scorrevole dello Spondù, ci porta alla Boca di Senter per poi proseguire sul sentiero tecnico delle Fontane. La seconda è sul largo sentiero flow delle Terre Rosse, che saprà soddisfare gli amanti del veloce su argilla gripposa. Infine, la terza, che si compone del trail dell’acquedotto e del Tedù, si conclude con il trail L’incanto nella Valle del Fico e vi regalerà l’emozione più grande della giornata, tutta da guidare lungo le innumerevoli curve nel bosco e su un percorso tecnico tra sassoni e gradinate naturali.
DESCRIZIONE ITINERARIO
Dal centro (parcheggio Piazza Giovanni XXIII) di Zandobbio (1) scendete a destra verso il ponte del Cherio e, poco prima, a sinistra, imboccate la ciclabile Val Cavallina su strada sterrata, entrando così nel PLIS del Malmera, dei Montecchi e del Colle degli Angeli. Seguite la ciclabile fino al termine della strada cementata, dove all’incrocio girate prima a destra e poi a sinistra verso la cascina degli Alpini di Gorlago (2). Oltrepassatela e prendete il sentiero indicato con “Golf la Rossera” (CAI 799). Alla fine del sentiero, proseguite sulla strada asfaltata fino a prendere a sinistra via De Gorsa (in salita), che vi porta fino a una tribulina. Qui, imboccate la strada cementata a destra, che poi diventa sterrata e infine sentiero, che vi conduce verso la recinzione del Golf Rossera (3). Attraversate il cancellino e salite a sinistra lungo la ripida strada cementata fino a raggiungere la club house del Golf Rossera. Scendete su asfalto e, al primo tornante, prendete lo sterrato. Attraversate un grande cancello e proseguite, prendendo il sentiero di Coste, con indicazioni per la Boca di Senter (CAI 798). Percorrete il sentiero con saliscendi, tenendo sempre la destra; poco oltre un capanno, mantenete ancora la destra, passerete vicino ad alcuni tavoli e poi imboccherete la salita in direzione di Pian dei Roccoli. Giunti in cima, prendete a sinistra per il bel sentiero scorrevole delle Coste, che vi conduce allo spiazzo della Boca di Senter (4).
Da lì, percorrete lo sterrato seguendo le indicazioni per San Giovanni delle Formiche fino a raggiungere l’incrocio dove girate subito a destra e prendete il tecnico sentiero delle Fontane. Mantenendo sempre la destra, arriverete allo sterrato, che percorrerete in direzione sinistra fino a incontrare la strada asfaltata. Proseguite a sinistra in discesa, prendendo la SP82, che percorrerete in salita fino al culmine, Tribulina della Sella. Da qui, in direzione Sarnico, imboccate un sentiero che vi porta a uno spiazzo. Prendete il secondo sentiero a sinistra, leggermente in salita, che vi conduce a un casolare e poi verso il Monte Croce. Qui inizia la bella flow su un largo sentiero, e mantenendo il percorso principale, proseguite lungo la costa. Poi, il percorso devia decisamente a sinistra, portandovi alla piana di Gandosso (5) tramite la discesa del Pavone. Raggiungete la strada SP82 tramite sterrati e percorretela in salita fino al culmine con la saltella. Poi scendete in direzione Grumello e, poco dopo, prendete a destra in salita la via Località Codera e poi ancora a destra verso la chiesa degli Alpini. Proseguite su strada asfaltata che, dopo una sbarra, diventa sterrata. Continuate a salire sullo sterrato, che poco dopo diventa un bel sentiero. In tre tornanti, si appiana e vi porta verso il punto più alto del percorso. Dopo un lungo tratto pianeggiante, prendete una marcata deviazione a sinistra, dove parte il bel single track del Tedù e dell’acquedotto. Seguitelo fino a un bivio, dove andate a sinistra per il sentiero più marcato, che in breve vi porta sullo sterrato. Percorretelo a destra e mantenetelo in leggera discesa per un bel tratto fino a una deviazione con paletto di ferro, dove a sinistra parte il bel single track bucolico e in traverso dell’Incanto. Percorretelo con bei tratti tecnici e saliscendi fino a una marcata deviazione a destra per scendere tra numerosi tornanti e curve nella valle del Fico. Sbucati sul sentiero principale, andate a destra e poco dopo a sinistra per guadare il torrente Tirma e oltrepassare delle cascine, arrivando in via Val del Fico. Percorretela tutta in discesa per deviare a destra su via Rimembranze e poi via Storti, fino all’incrocio di Chiuduno. Imboccate la SP91 e andate a destra in direzione Carobbio degli Angeli (6). Percorretela per poche centinaia di metri e deviate a destra in via Suardo, strada interna che percorrerete senza deviazioni fino all’isola del benzinaio. Qui andate a destra per via Marconi e continuate seguendo le indicazioni per Santo Stefano. Entrate in Piazza Locatelli e seguite via Roux per attraversare il borgo e prendere la salita di via Alla Chiesa, che si appiana in via Doria. Proseguite fino alla tribuna, dove prendete a sinistra la strada cementata in salita, che poco oltre una sbarra diventa sterrata. Incrocerete a sinistra il sentiero con indicazioni per la cascina degli Alpini (segnavia CAI 655). Qui inizia l’ultima discesa, che con un corto single track tra scalini e curve veloci vi porterà alla cascina degli Alpini. Ripercorrendo al contrario il tratto di ciclabile dell’inizio, arriverete al ponticello in legno sul torrente Malmera. Poco dopo, salite sulla cementata a destra per arrivare in via Rivi e percorrerla fino al termine, dove girate a destra in via Grappa e in breve raggiungete il parcheggio del punto di partenza.
A cura di Stefano Codazzi
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