Rustico fu scudiero di Fermo e i due assistiti da un’orsa e da un’aquila vagavano per i monti della Val Camonica. Questa è una delle fumose tradizioni sui due santi, che altre fonti riportano essere stati martirizzati a Verona, sepolti a Cartagine, le cui spoglie tornarono temporaneamente a Berzo, nella loro terra d’origine. A loro è dedicata questa chiesa ricca di dipinti, marmi e custode di un’altra leggenda.
Secondo la tradizione infatti fu proprio ai due santi che l’Imperatore Massimiliano chiese un’intercessione per salvare i suoi cavalli, che durante il viaggio che faceva tappa anche a Berzo erano stati colpiti da un’epidemia. Miracolosamente gli animali guarirono.
Sulle pareti della chiesa dedicata ai Santi Fermo e Rustico risalente al Quattrocento, tra dipinti di Francesco Lorenzi, Gianbettino Cignaroli, e Federico Ferrario, si trovano anche capolavori di Gian Paolo Cavagna, autore bergamasco d’epoca rinascimentale dalle forti influenze venete, che realizzò l’opera dedicata al Martirio dei santi Fermo e Rustico.
Come molte altre architetture sacre della zona, la facciata della chiesa è rivestita in Dolomia bianca, il pregiato marmo ornamentale estratto dalle vicine cave di Zandobbio. Accanto all’edificio, sulle rovine di un antico castello di cui si sono perse le tracce, oggi si trova un campanile del Settecento, mentre le prime tracce di un luogo di culto precedente alla chiesa risalgono al 712.
PARTICOLARI D’INTERESSE:
– La sacrestia di scuola fantoniana e il crocefisso intarsiato;
– Opere di Gian Paolo Cavagna, Francesco Lorenzi, Gianbettino Cignaroli, Federico Ferrario.
INFORMAZIONI PER LA VISITA:
– Solo su appuntamento, previa richiesta al parroco;
– Durata visita: 30′ circa;
– Parcheggio: SI.